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|  SERIE A MILAN SCUDETTO 2011 - Si è conclusa ieri all’Olimpico la lunga cavalcata rossonera: ci sono volute 36 partite per poter cucire sulla maglietta lo scudetto numero 18 della storia del Milan. La vittoria del Campionato Serie A mancava da 7 anni, da quella stagione 2003-2004 vinta anch’essa con due giornate d’anticipo al termine di una partita contro la Roma, quell’annata magica segnata da un Kakà stellare. Poi solo Inter, cinque lunghi anni di monopolio interisti, conclusi dalla storica triplete dell’Inter di Mourinho. Il ciclo nerazzurro, toccato il suo apice, sembra essersi interrotto: scudetto mancato e Champions League sfortunata. Lo scudetto resta a Milano e vedremo se farà da prima pietra per costruire una nuova stagione di successi rossoneri. Allegri centra lo scudetto, il primo della sua carriera, nella stagione d’esordio sulla panchina rossonera, come altri tecnici rossoneri avevano fatto (Zaccheroni, Sacchi, ecc). La vittoria del Milan è obiettivamente meritata: miglior attacco, migliore difesa, primo in classifica da Novembre 2011 senza mai schiodarsi di lì, scontri diretti vinti contro l’Inter e contro il sorprendente Napoli di quest’anno.TUTTO PERFETTO? – Se proprio volessimo trovare un neo alla stagione milanista, ma sembrerebbe più un’obiezione da tifoso interista a cui brucia l’interruzione della “intercrazia”, c’è da dire che non si è trattato del Campionato di Serie A di livello altissimo. Juventus in crisi nera, Roma segnata da una partenza di Campionato disastrosa, poco meglio fa l’Inter di Benitez prima di riprendersi con l’arrivo di Leonardo, Napoli che è una buona squadra, ma non una squadra di campionissimi, piuttosto una formazione di buoni giocatori trascinata da due-tre fuoriclasse. E il Milan di passi falsi ne ha fatti, come il pareggio contro l’ultimo in classifica Bari (pareggio acciuffato in extremis, poteva essere una debacle clamorosa) e la sconfitta contro il Palermo. Ma gli avversari non sono stati in grado di approfittarne. Ma se anche queste considerazioni fossero fondate, il Milan resterebbe comunque la squadra migliore di questa Serie A (qualche maligno direbbe “la meno peggio”), protagonista di una stagione che già dal calciomercato estivo spendaccione del presidente Berlusconi (Ibrahimovic, Robinho, Cassano, ecc) si annunciava come entusiasmante.COMPLIMENTI E AUGURI FINALI – Complimenti al Milan per lo scudetto, complimenti al Napoli per il suo Campionato straordinario (che speriamo non resti un unicum, visto che Mazzarri già parla di andare via) e una pacca sulle spalle agli interisti, a cui tutto sommato un anno di pausa non fa male, per togliersi di dosso l’assuefazione e recuperare la voglia di vincere. Auguri alla Juventus per la prossima stagione, nella speranza che la Vecchia Signora possa tornare grande, cosa che farebbe bene a tutto il calcio italiano, che a livello internazionale non è certo in una fase di ascesa, basti guardare le fasi finali delle coppe europee, orbe di formazioni tricolore. Sarebbe poi bello, sempre parlando fuori dall’ottica del tifoso, vedere Del Piero vincere uno scudetto nella sua ultima stagione con la Juventus, prima di salutare un grande sia a livello umano che a livello sportivo, esempio ormai più unico che raro di attaccamento alla maglia (praticamente 20 anni in bianconero), mai polemico, sempre gentile con la stampa, leale fuori e dentro il campo. Bisognerebbe ripartire da uomini come questi per far riprendere il calcio italiano, segnato da troppi mercenari e troppe primedonne usa e getta. |
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