| CrazyRipper |
| | Già guardandola, la nuova console Nintendo dà l’impressione di essere proiettati in una nuova dimensione: non più l’”effetto plasticaccia” dei vecchi DS, DSi e XL ma una carrozzeria completamente nuova, metallizzata, che tra le mani la fa sembrare più solida, più aggressiva, più potente. E potente lo è davvero, il 3DS: il “cambio dimensionale” promesso dalla Nintendo non delude, e l’iniziale scetticismo sul tanto decantato “effetto 3D senza occhialini” (ottenuto dai progettisti nipponici sfruttando l’errore di parallasse tra l’occhio destro e quello sinistro) viene immediatamente dissipato.
A partire dai giochi, che per la prima volta si possono finalmente godere con quell’effetto profondità che consente di immergersi completamente nei mondi virtuali della casa giapponese, alla “realtà aumentata”, che grazie alla console aggiunge straordinari dettagli (sempre in 3D, naturalmente) all’ambiente circostante. E così ci si trova a sparare palline contro bersagli che spuntano dalla scrivania, a combattere mostriciattoli che escono improvvisamente dalle pareti, a dover colpire con un potente laser la faccia del proprio capo che svolazza davanti agli occhi come una zanzara fastidiosa (beh, sì: lo fa anche nella realtà reale… Ma qui gli si può anche sparare). Unica accortezza: per godere dell’effetto 3D bisogna essere in asse con lo schermo della console, altrimenti la profondità si perde e l’immagine si sfoca.
Decisamente all’avanguardia anche la doppia fotocamera posteriore: nonostante la risoluzione non sia fenomenale (si ferma alla VGA standard), è in grado di scattare vere foto in 3D, con una resa della profondità iperrealistica. Una caratteristica, questa, che rende il gioiellino di casa Nintendo un’apparecchiatura tridimensionale decisamente completa, benché lasci l’amaro in bocca l’impossibilità di girare anche video tridimensionali (per la verità non si possono riprendere nemmeno in 2D: il supporto video manca): un vero peccato.
In compenso, però, nella progettazione del 3DS Nintendo ha avuto un occhio di riguardo per la connettività della console: la funzione SpotPass consente la connessione agli hotspot WiFi e alla rete di casa, mentre l’innovativa StreetPass permette all’utente di ricevere contenuti aggiuntivi mentre è impegnato nelle sue attività quotidiane in modo che, riaprendo la console, si possano trovare ogni volta nuove sorprese. Attivando StreetPass è infatti possibile scambiare informazioni di gioco con altri Nintendo 3DS quando gli utenti si incrociano per strada occasionalmente nel corso della giornata: si possono così scambiare dati quali i Mii (gli avatar Nintendo), mappe di gioco, record di punteggi e dati sui titoli giocati dagli utenti. E per non farsi mancare niente, il 3DS, mentre è in modalità stand-by, funge da contapassi, consentendo agli utenti di guadagnare “monete di gioco” per ogni passo compiuto: un modo per invitare gli utenti a muoversi stando in forma, poiché le monete possono poi essere scambiate per ottenere contenuti aggiuntivi nei giochi e nelle applicazioni compatibili. Giochi che, per il lancio della console (disponibile a partire dal 25 marzo) saranno tantissimi: ben trenta i nuovi titoli in 3D, un vero record per l’immissione sul mercato di un’apparecchiatura entertainment. E fortunatamente (al contrario di quanto, ultimamente, fanno altri produttori di tecnologia) la casa giapponese ha mantenuto la retrocompatibilità: ciò significa che sul 3DS saranno utilizzabili (naturalmente in modalità 2D) anche le vecchie applicazioni per la famiglia DS.
Il 3DS, alla prova dei fatti, si rivela dunque decisamente all’altezza delle aspettative, mentre il costo, anche se giustificato da tutte le innovazioni tecnologiche (e soprattutto dal fatto che il gioiellino Nintendo è la prima e unica console al mondo a offrire un “vero” 3D senza dover ricorrere a occhialini di alcun tipo), non è uno scherzo: il prezzo è a discrezione del rivenditore, ma la cifra media si aggira intorno ai 260 euro. Alcune catene di informatica, però, hanno già lanciato campagne di “rottamazione” dei vecchi DS, DSi e DSi XL praticando sconti che portano l’esborso per la nuova console a una cifra di poco superiore a quella per l’acquisto di un DSi, quindi ampiamente abbordabile.
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