| Il volo del calabrone è il terzo episodio dell'opera "La fiaba dello Zar Saltan" di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, quando il protagonista viene trasformato in un insetto. L'opera è suddivisa in 4 quadri: Addio e partenza dello zar La zarina sul mare Volo del calabrone I tre miracoli La composizione è accompagnata ad un testo, che però viene facilmente omesso, rendendolo un brano facilmente estraibile dal contesto dell'opera per un'esecuzione orchestrale o una sua qualsiasi riproposizione. Il brano, nella partitura dell'opera, non possiede un titolo, in quanto non si tratta di un vero e proprio movimento, ma di un interludio; tuttavia viene comunemente identificato come Il volo del calabrone proprio in riferimento all'argomento del testo. Caratteristiche Il brano è caratterizzato da una veloce e continua serie di note cromatiche, eseguite in sedicesimi. L'andamento del brano, per onomatopea, tenta di ricostruire in chiave musicale il suono del ronzio di un insetto. Inoltre, le note che compongono le singole sezioni della composizione, oscillano velocemente in una gamma di altezze, riproducendo il movimento fluttuante, ma regolare di un grosso insetto. Nella versione originale l'insetto a cui si fa riferimento è un bombo: in italiano è sempre stato tradotto con calabrone, mantenendo comunque il valore onomatopeico del brano. Influenza nella cultura popolare Essendo strutturato su comuni scale cromatiche, il Volo del calabrone è in realtà un brano abbastanza elementare nella sua costruzione compositiva, rispetto alla normalità dei brani di musica classica. Tuttavia la sua esecuzione richiede estrema velocità e precisione, ed infatti è utilizzato da molti musicisti, specialmente nel rock, come una dimostrazione di virtuosismo. Sono innumerevoli le versioni per chitarra elettrica, ma ne esistono riproposizioni (o variazioni) eseguite anche da tromba, basso elettrico, xilofono e addirittura da cantanti. Del brano esiste una trascrizione per pianoforte solo di Rachmaninov.
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