Il necroculto vive!
A distanza di tre anni dal mitico e introvabile Demonation 2003, arriva in nuovo capolavoro dei Caligulae Crucis, cult band italiana residente in quel di Cefalonia.
Il concetto di "true evil" assume qui un' entità talmente inarrivabile da far sembrare gli Abruptum il classico successo commerciale dell' estate da ballare con gli animatori in un campeggio di Rimini.
Registrato il 6 giugno del 2006 nella cantina di Brutus 474, Demonation 666 è stato stampato in sole 50 copie, successivamente ridotte a 32 a causa dell' incendio scoppiato nella cantina stessa. C' è chi sostiene che sia stato lo stesso Obducto zx ad ad appiccare l' incendio, perchè fosse il fato a stabilire quante copie dovevano essere effettivamente distribuite.
Potete quindi capire quanto sia difficile procurarsi una copia di questo dischetto, anche in considerazione dei bizzarri ed "elitari" metodi di distribuzuione adottati dal gruppo.
Il disco si apre con la meravigliosa Pleasure and pain in the name of Satan, cantata da un Brutus 474 che, incatenato al soffitto per i polsi, viene frustato e percosso di santa ragione durante le registrazioni. Le tastiere di Onanist fanno da tappeto e la citarra di Obducto zx ripete un ossessivo riff, per oltre un quanto d' ora di sofferenza, claustrofobia e marciume. Un pezzo che captapulta l' ascoltatore direttamente in quella laida cantina, in cui possiamo solo immaginare cosa sia stato commesso nel corso degli anni.
Finito bruscamente il primo pezzo si apre in modo altrettanto brusco Rebirth in the filth, con cui i Caligulae Crucis tornano ad un tema a loro molto caro. Versi animaleschi e rumori di corpi che si contorcono nel fango (o letame?) aprono il pezzo. Il particolarissimo suono della chitarra di Obducto zx è dovuto proprio al fatto che anche lo strumento era stato imbrattato dello stesso liquame in cui si trovava il gruppo. Gorgoglii, grugniti, rumori viscerali di abominveli accoppiamenti e di immondi parti. Stavolta, oltre alle vocals di Brutus 474, troviamo anche le grida di dolore di Lux Inguinalis che ci accompagnano per tutta la durata del pezzo. Marciume e sporcizia fisica e morale trasudano da ogni secondo di questo pezzo registrato durante una sorta di rito orgiastico consumato (a giudicare da alcuni versi) non solo tra di loro ma anche con dei non meglio identificati animali. Ovviamente chi conosce il loro totale disinteresse per il piacere sessuale (Brutus 474 arrivò ad evirarsi durante una messa nera) capirà che tutto ciò non ha niente a che fare con la semplice soddisfazione fisica, bensì rappresenta la loro volontà di spregiare e offendere la morale, calpestare i valori universalmente riconosciuti, affondare nella sporcizia per perire nella lordura più immonda e da essa rinascere.
L' album si chiude con l' agghiacciante Desecration of human viscera. Oltre mezz' ora di atmosfera creata dalla chitarra di Obducto zx, dall' incredibile scream di Brutus 474 e dalle tastiere di Onanist, stavolta accompagnati dal ritrovato Misanthropic Omosex, che durante la registrazione fu legato e immobilizzato in posizione prona e brutalmente penetrato per tutta la duranta del pezzo con svariati oggetti rubati nel corso degli anni da innumerevoli chiese a giro per l' isola. Un pezzo inarrivabile, con cui i Caligulae Crucis ribadiscono per l' ennesima volta il loro diritto a sedere sul più alto scranno del black metal da dove guardare sprezzantemente i blackster dell' ultima ora: i classici figli del trend trù ivol, tutti scena e nessuna sostanza.
"Demonation 666" è un capolavoro totale. Un album che racchiude in sè la stessa essenza del black metal. Malvagità, malattia, marciume, blasfemia e depravazione pervadono ogni istante dei tre pezzi.
E' stato difficilissimo e lunghissimo procurarsi una copia di questa perla nera.
Credo che sia ormai praticamente impossibile ottenerne una: le 32 copie saranno sicuramente esaurite, contattare il gruppo è un' impresa (vista anche la propensione a cambiare frequentemente i vari recapiti per rendersi difficilmente reperibili) e chi ne è in possesso difficilmente se ne separerà o deciderà di copiarvela. Il necroculto è roba per pochi eletti!
Non mi sento di dare un voto all' album. Non esiste niant' altro di simile sulla scena e, per questo, dare un voto significerebbe valutarlo su una scala totalmente inadatta ad un simile capolavoro.