| ShrekStyle |
| | Calciomercato Juventus: Borriello, eccomi, sono prontoCALCIOMERCATO JUVENTUS – . E’ scattato ieri alle 19 il conto alla rovescia ufficiale, quello che porta alla chiusura del mercato, oggi, tardo pomeriggio di un giorno che si preannuncia convulso. All’attacco, quindi, con giudizio. La Juventus, fino all’ultimo secondo, proverà il colpo nel settore offensivo. E’ vero che quattro attaccanti ci sono, è anche vero che Fabio Quagliarella non potrà giocare in Europa e Amauri starà fuori un mesetto, mentre Vincenzo Iaquinta è ancora in rodaggio post infortunio. Il direttore generale Beppe Marotta sta seguendo almeno un paio di situazioni, pronto a infilarsi se ci sarà uno spiraglio, se si potrà riuscire a prendere il campione in questione. Non uno di più, ma uno che dia qualcosa in più. Al di là delle dichiarazioni ufficiali. BOMBER L’obiettivo numero uno resta Marco Borriello, ma tutto dipende dalla volontà del napoletano di “rompere” con il Milan. Il centravanti, con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic, è irrimediabilmente chiuso. E non si dica che la stagione è lunga e ci sarà spazio per tutti. Uno come lo svedese è abituato a dividersi tra campionato e Champions League, mai lascerebbe una partita di queste due competizioni a cuor leggero. La Coppa Italia sì, ma sai che consolazione… Borriello non è entusiasta della situazione che si è creata. Ed è naturale che sia così. Riserva è un termine abolito dal suo vocabolario. Però la realtà adesso è mutata, al di là dell’esordio di ieri in campionato. Un anno da precario sarà duro, durissimo. La Juve sarebbe la destinazione gradita. Dipende dalla volontà del Marco, deprezzato nell’ultima borsa del calcio ribaltato. E le parole a fine gara fanno sperare i tifosi della Juventus: «Valuterò attentamente il mio futuro, per me gli spazi si restingono e sono nel pieno della carriera». LE STRADE Il dg bianconero Marotta dice e non dice, prima del match con il Bari. Trepidante per il debutto in campionato della Nuova Juve, nuova dal cuore all’anima. «Mi sento un po’ stanco – conferma ai microfoni di Sky -, e c’è di fronte un esordio importante. Responsabilità pesante? Beh, le parole del presidente diventano attestato di fiducia. Parole stimolanti, ovvio. Mi ritrovo in una società organizzata, con un gruppo di uomini efficienti, tra ringiovanimento della rosa e svolta tecnica: ci vorrà tempo, ma i presupposti per fare bene ci sono. Soprattutto perché abbiamo abbassato l’età dei giocatori e ridotto i costi. Tutto di buon auspicio per il futuro». IL FRUTTOPerò, la ciliegina continua ad apparire, qui e là. «Cercheremo di afferrare l’occasione. Se si presenterà una possibilità, saremo pronti a coglierla». La ciliegina, naturale. E il discorso piomba proprio sul bomber dei desideri. «Un altro attaccante? Ne abbiamo quattro e di grande spessore. Amauri ha un infortunio come capita a tanti, di questi tempi. Iaquinta sarà disponibile dalla prossima partita. Parliamo di giocatori eclettici che daranno risposte sul campo. Siamo soddisfatti così. Non vedo all’orizzonte arrivi clamorosi». Parole, parole, parole. La canzone ritrova il ritornello. Tornano in auge anche Giampaolo Pazzini e Karim Benzema. «Due super attaccanti, davvero. E a Pazzini mi lega un grande affetto. Ok, per me è il migliore». Però è della Samp e ha offerte importanti, non solo da Madrid. Servirebbe un assegno molto sostanzioso. Rimane sotto osservazione anche Diego Forlan dell’Atletico Madrid: vuole cambiare aria visto che si è appena proposto all’Inter. Anche Mario Gomez, del Bayern Monaco, non vede l’ora di andare via e chissà che non arrivi a Torino. GIOCONel mezzo manca il fuoriclasse? Il dg non ci sta. « Felipe Melo è un ottimo giocatore, l’anno scorso non è stato felicissimo per lui, ma in estate le sue prestazioni sono state straordinarie. Aquilani è abile da ogni punto di vista, ha saltato Bari per scelta tecnica, ma sta bene. Buffon? E’ un nostro campione, sta svolgendo la rieducazione dopo l’intervento. Dicembre, massimo gennaio tornerà a dare un contributo anche di motivazioni allo spogliatoio. Al di là dei singoli, poi, è importante la gestione affidata a Del Neri. Il nostro mercato, poi, è stato condizionato dal fatto che abbiamo dovuto svolgere i preliminari con giocatori inediti, ai primi di luglio. Un voto? Da 6 in avanti. Poi il campo ci giudicherà».
| | |
| |
|